MARIPOSA - MANIPOSA. In spagnolo è la farfalla. In lingua sarda viene usata soprattutto nella
poesia e, in genere, in letteratura: c’è
un romanzo di Sergio Atzeni intitolato Bellas Mariposas e una bella poesia
di Pauliccu Mossa, Sa Mariposa. di cui riporto la prima strofa:
Sa
mariposa
Cust’ierru,
una notte tempestosa,
Mentres
in su brajeri m'iscaldia
Accò
una galana mariposa
Intrare
a bol’istraccu in domo mia;
Appen'est
intro curret fastizosa
A su
lumu ch’azzesu bi tenia,
E li
ölat in giru attreg'attrega
Che
gioghende cun isse a musca-zega...
Nel sardo, “mariposa”
per farfalla è di chiara derivazione iberica; il termine più usato per i
lepidotteri è “co'e casu”
(coda di formaggio), denominazione un po' rozza confrontata con la più elegante
espressione inglese “butterfly”
(ali di burro).
Vero è, però, che “co'e casu”
indica la farfalla che nel volo sembra lasciare dietro di sé una scia di
pulviscolo impalpabile. La cavolaia ha un nome solo per le larve che attaccano
le foglie del cavolo e di altre piante, “cugurra”, nome dato anche alla
forbicina. Non sono riuscito a trovare, a Nurachi e paesi di dialetto similare
(nell’isoglossa che comprende Cabras, Riola, Baratili, Zeddiani), persone che
ricordino il nome, anche generico, di un lepidottero.
Ma
esiste un altro significato nella tradizione, di chiara origine catalana: era
la lampada che si accendeva per le veglie funebri e che, tenuta in mano dalle
donne, accompagnava i defunti nell'ultimo viaggio. Per la precisione, “sa mariposa” era il galleggiante
costituito da un pezzo di erba palustre disseccata, “sa spadua” (tifa), in cui si infilava uno stoppino di cotone che veniva messo sull'olio
contenuto in una ciotola di terracotta.
In tempi più vicini a noi, moderni, si poteva trovare nelle botteghe
paesane una versione tecnologicamente più avanzata dell'oggetto: triangolini di
sottile latta bucata al centro sostenuti ai vertici da pezzetti di sughero,
venduti già pronti dentro contenitori di cartone.
Numerose
“mariposas” venivano accese e
sistemate nella stanza dove era esposta la salma da vegliare e la loro luce
fioca e tremolante si snodava nel corteo funebre fino alla sepoltura. Con
questo significato, la parola ci proviene dal catalano.
Al di là di questa divagazione, mi piace pensare all'ultimo viaggio di
noi tutti accompagnato da questa mariposa
che con la sua luce illumina il cammino verso il nulla eterno.
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